La concretezza delle case prefabbricate

La concretezza delle case prefabbricate

Nel campo dell’edilizia, oggi esiste un sistema costruttivo serio e alternativo al tradizionale laterocemento. Sono le case in legno prefabbricate, un sistema che presenta notevoli vantaggi. Rispondono perfettamente alla moderne esigenze abitative, tanto da richiedere consumi energetici, comfort termoacustico e rispetto delle ferree normative vigenti in materia di edilizia e costruzione, come ad esempio, quelle nel campo dell’ antisismica.

Il materiale utilizzato è appunto il legno, materiale conosciuto da sempre nell’edilizia, capace di sostituire del tutto il cemento armato, l’acciaio e il laterizio, fatta eccezione, però per le porzioni di edificio che sono a diretto contatto con il terreno. Chi decide di vivere in una casa in legno, sceglie la durata nel tempo, l’economicità rispetto ad un classico appartamento o villetta, una spesa ridotta per le bollette energetiche, uno stato di benessere, realizzazione in breve tempo e consapevolezza sin da subito dei costi che dovrà sostenere.

Molto spesso la casa in legno fa pensare alla casetta sull’albero che sognavamo da bambini o una palafitta sul mare, entrambe soluzioni realizzabili, secondo gli esperti del settore, ma chiaramente con le dovute accortezze. Facendo una veloce ricerca su internet, possiamo reperire centinaia di immagini di realizzazione di casa sull’albero o palafitte in tutto il mondo.

Un po’ meno per l’Italia. Un evidente freno dettato sicuramente dalle rigide normative e dal carico di burocrazia  a cui è viene sottoposto il campo dell’edilizia nel nostro Paese. Quando, invece, per molti versi sarebbe un vantaggio costruire case in legno ecologiche, con benefici sul piano urbanistico, sulla sicurezza , sulla certificazione di materiali, e, soprattutto sul risparmio energetico e sull’immissione di inquinanti e C02 nell’ambiente. Ciò per l’Italia rappresenta un evidente freno alla sperimentazione architettonica di nuove metodologie di costruzione come le case in legno, appunto, che, attualmente, sono di gran lunga la soluzione migliore sul mercato in termini di requisiti e di semplificazione.